La danza Kagura

Oggi, proprio come le miko, ci addentriamo ancora una volta nello yuukai a passi di danza! Con questo articolo esploreremo il mondo della kagura!

“Caverna di Amaterasu”© Shunsai Tomihasa, xilografia a colori

La kagura è la danza sacra più diffusa in Giappone, ma non è certo uguale in tutte le sue regioni, esistono molte variazioni. Se ci pensassimo un attimo su e ci andassimo a documentare, ci accorgeremmo che la prima kagura è nata semplicemente con lo scopo di attirare l’attenzione degli dèi. Ebbene sì, i kami non possono certo buttare il loro occhio vigile sugli uomini 24 ore su 24. Nel mito della prima kagura, la sacerdotessa Ame no Uzume si esibì in una danza chiassosa per attirare fuori dalla caverna in cui si era barricata, la dea del sole Amatersu, per far sì che sul mondo tornasse nuovamente la luce. Per capire meglio questa danza, vi propongo di…personificarla.

LA KAGURA IN PERSONA!

Gintama © Hideaki Sorachi, edizione italiana a cura di Star Comics

Il termine kagura 神楽 deriva dall’accostamento dei termini 神 kami e 楽 tanoshii che significa “il divertimento degli dèi”. Come abbiamo detto poco fa infatti, la kagura nasce con lo scopo di attirare l’occhio divino. Proprio per questo scopo deve essere una danza giocosa, movimentata e deve impiegare strumenti nell’accompagnamento. E se dovessimo personificare questa danza? 
L’esempio perfetto è proprio rappresentato da lei: Kagura del clan Yorozuya del manga 銀魂 Gintama. Kagura è la principale protagonista femminile, proviene dal clan Yorozuya, si unirà a Gintoki per partecipare alle sue avventure. Per essere così giovane, è veramente un uragano: è un mix di ingenuità, volgarità e ricorre spesso alla violenza per risolvere qualsiasi problema (sempre negando di essere una persona violenta). Dovunque vada si fa notare, in senso sia negativo che positivo.
Ma perché dovremmo cercare di personificare la danza kagura in questo personaggio?

Kagura, che porta nel suo nome gli stessi caratteri che compongono il nome della danza sacra, racconta perfettamente la bellezza di questa tradizione.
Infatti Kagura oltre ad attirare tutti gli occhi su di sé ed essere un ciclone vivente, ha anche un forte spirito protettivo, così come la sua omonima danza. Dovete sapere infatti che oltre ad essere una forma di intrattenimento da offrire agli dèi, la kagura è spesso danzata con lo scopo di purificare o esorcizzare.

LA DANZA CHE PURIFICA E I TIPI DI KAGURA 

La kagura risale a tempi lontani, e per molte di queste tradizioni antiche accade che durante il trascorrere delle epoche si perdano o ci si dimentichino parti importanti. Il nome 神楽 di cui abbiamo parlato prima, potrebbe avere più derivazioni, di cui ad oggi non siamo del tutto certi. L’ipotesi più accreditata al momento è che il termine derivi da 神の座 kami no kura che abbreviato si legge kamikura, molto simile alla pronuncia odierna. Questo termine significa “luogo in cui si trova il kami” ed indica proprio il luogo dove viene svolta la danza. 

La sposa di Habaek © Hyun Mi Kyung, edizione italiana a cura di J-Pop

Prima di cominciare con la danza si procede a purificare il posto, poiché è proprio qui che risiede il kami da intrattenere o pacificare. Infatti, come dicevamo in alcuni casi la kagura ha l’obiettivo di purificare e ciò avviene pacificando alcuni spiriti in un rituale che prende il nome di 鎮魂の儀 chikon no gi. La kagura che pacifica e previene l’ira degli spiriti era svolta soprattutto duranti i riti 御神楽 mikagura, ovvero la kagura che veniva eseguita a corte, per l’imperatore.

La mikagura si distingue dalla 里神楽 satokagura che è invece quella svolta nei villaggi. Ogni villaggio ha una tradizione diversa quando si parla di kagura, ma all’incirca si può distinguere quattro tipi principali e più conosciuti in Giappone. Per quanto riguarda gli stili, i principali sono quelli di Ise e di Izumo, due dei più grandi santuari shintoisti in Giappone; questi due tipi si incentrano su oggetti scenici diversi e sono totalmente differenti tra di loro!
Nello svolgimento invece si può distinguere la 巫女神楽 miko kagura dalla 獅子神楽 shishi kagura. La prima come dice il nome, è svolta dalle miko ed è l’unica kagura che vede interpreti esclusivamente femminili! Il secondo tipo di kagura invece viene svolta da danzatori che indossano maschere di leone e in seguito viene fatto sfilare il costume di un enorme felino.

 

LA KAGURA CHE DIVENTA UN’ARMA

“Kamisama Hajimemashita” © Julietta Suzuki

Infine, per aggiungere un tocco di mistero in più, come vuole il mondo dello yuukai, non possiamo non parlare della kagura che viene impugnata come arma per la lotta contro gli spiriti maligni! Chi di noi non ha visto il bellissimo anime tratto dal manga 神様はじめました Kamisama hajimemashita, tradotto in italiano come “Kamisama kiss”? Sia nel manga che nell’anime, la giovane protagonista Nanami da poco scelta per diventare una divinità (abbastanza contro la sua volontà), si allena duramente insieme al suo amico e servitore Tomoe per esibirsi nella kagura.

“Kamisama Hajimemashita” © Julietta Suzuki

Essendo entrata da poco nel pantheon dei kami, Nanami ha avuto in eredità anche un tempio non solo da pulire e lucidare, ma anche da purificare. Dato che come divinità è inesperta e diciamocelo, ancora troppo umana, Nanami vedrà uno spirito impuro tentare di infestare il suo tempio e insudiciarlo con il suo miasma.

Per far sì che questo non succeda, verrà organizzato un 祭 matsuri, ovvero un festival.
Durante il matsuri Nanami si esibirà in una kagura sfruttandola come arma contro questo spirito oscuro che minaccia il suo tempio. Scuoterà i sonagli e indosserà sotto il kimono tradizionale una veste da miko.
Infine, riuscirà a eseguire la danza senza errori e a scacciare così la presenza infestante, salvando il tempio dalla rovina!

 

 

またね!

-Giulia

 


FONTI WEB:

  • https://gintama.fandom.com/wiki/Main_Page
  • https://hanabitemple.forumfree.it/?t=65806974

FONTI BIBLIOGRAFICHE: 

  • “Giappone”, National Geographic

FONTI FOTOGRAFICHE: 

  • https://i.pinimg.com/736x/34/7e/fc/347efc7efba482cead727ab291f620fb.jpg
  • https://i2.wp.com/www.newsart.org/wp-content/uploads/2016/07/Amaterasu_cave.jpg